Quando parliamo di storia del pensiero manageriale non possiamo non citare Tom Peters, autore del Bestseller “The Search Of Excellent”, il quale ha promosso la ricerca dell’eccellenza in ognuno di noi, indipendentemente da quale sia il nostro business.
Tom Peters, oltre a essere uno dei maggiori esperti di management e leadership, ha sempre dimostrato versatilità e adattamento alle evoluzioni aziendali, mutando il suo punto di vista in base ai contesti sociali.
Ci sono però dei concetti e degli step da seguire, per diventare un ottimo leader, che rimangono invariati nel tempo: “l’esecuzione è strategia: è tutta una questione di persone e di fare, non di parlare e di teoria”. Questo cosa significa? Un buon leader deve avere a cuore le persone, spronarle e far di tutto per incentivare la loro crescita professionale. Tom Peters non ha dubbi, il ruolo di un vero leader è quello di pensare al bene degli altri.
Se ogni persona è stimolata da un leader, allora di conseguenza lo sarà anche il profitto aziendale. Questa è certamente un’altra regola immutabile: il profitto dipende dallo sviluppo delle persone e un buon leader si prende cura di loro per portare beneficio alla sua azienda.
Durante una conferenza, Tom Peters ha dichiarato che l’amministratore delegato di Starbucks visita 25 store ogni settimana: «in fin dei conti, si tratta di una persona che vende un caffè a un cliente: se non vedo questo nella pratica, non capisco quello che sto facendo».
Un manager che sta dietro alla sua scrivania difficilmente vedrà raggiungere e superare i propri obiettivi, bisogna fare ed essere sempre attivi, capire e immedesimarsi nell’operatività delle persone. L’autore aggiunge un altro dettaglio molto importante e da non sottovalutare, dall’atteggiamento del leader dipenderà anche la cura del cliente.
Prendendoci cura delle nostre persone, trasmettiamo uno stato d’animo che si propagherà direttamente sul cliente, creando una leva per il vantaggio competitivo.
Quando le persone diventano le “persone dell’azienda” e si sentono coinvolte all’interno del processo produttivo, la loro motivazione cresce, la collaborazione interna aumenta e la produzione diventa ottimale.
Nell’epoca dello smartworking, Tom Peters ammette che le regole cambiano e con loro deve cambiare anche un buon leader.
Cosa fare allora? Dobbiamo entrare nell’epoca della gentilezza. Mettiamoci nei panni degli altri, restiamo comprensivi e non dimentichiamo mai di ringraziare. Portiamo avanti il ruolo di un vero leader: trattiamo con cura chi coltiva il bene dell’azienda.