La Generazione Z indica la generazione dei nati tra il 1996 e il 2010, anticipano la generazione Alpha e sono preceduti dai Millenials. Giovani, competitivi e prossimi al mondo del lavoro, ci rivolgiamo a una fetta che parte dai 24 anni circa.
Ogni nuova generazione è caratterizzata da importanti cambiamenti a livello sociale, psicologico ed emotivo, tutti questi mutamenti interni vanno necessariamente a influenzare la loro percezione dell’ambiente lavorativo.
Essendo la generazione del futuro, coloro che ricopriranno ruoli e mansioni, è fondamentale iniziare a studiare gli usi, i trend e le caratteristiche comportamentali. Anticipare le strategie significa guadagnare un vantaggio competitivo, in questo modo si è in grado di selezionare le risorse migliori e trattenerle nella propria azienda.
Ma come possiamo iniziare a pensare di integrare queste risorse nel modo migliore? Un sondaggio svolto dalla Varkey Foundation ha permesso di individuare alcune abilità e trend degli Z: ci interfacciamo con una generazione estremamente tecnologica, multitasking e abituata all’uso di diversi dispositivi, soprattutto social. Quest’ultimo è stato individuato come strumento lavorativo preferito.
Il primo passo è quindi quello di investire nello sviluppo digitale e tecnologico, come evidenziato sempre dalla Varkey Foundation: l’84% delle nuove generazione crede che le innovazioni tecnologiche possano costruire un futuro migliore.
Strumenti sempre aggiornati e digitali, accompagnati da continue esperienze di coaching, per soddisfare una generazione maggiormente ambiziosa, competitiva e pronta ad affrontare nuove sfide pur di fare carriera. Possiamo prendere in considerazione anche le parole di David Stillman: “La Generazione Z è competitiva ed è cresciuta sapendo che non tutti possono essere vincitori.”
Per questo motivo, è così importante creare un’ambiente stimolante, dinamico e coinvolgente.
La monotonia e l’inutile stress non saranno punti di forza per attrarre e trattenere i nuovi talenti digitali, esattamente come la poca attenzione all’ambiente; se cercate uno dei fattori più importanti per trasmettere la mission aziendale, la sostenibilità ambientale e sociale diventano qualità irrinunciabili.
Nella logica dell’employer branding, il datore di lavoro deve prediligere la diversità e l’inclusione.
Da qui ai prossimi 15 anni le regole del recruiting verranno riscritte e i dirigenti d’azienda faranno i conti con un nuovo modo di pensare e agire.
Tutti gli imprenditori dovranno iniziare a sviluppare strategie, accettare il cambiamento e preparare i nuovi e futuri talenti. Sarà necessario anticipare i tempi per ottenere un vantaggio competitivo per la propria azienda.