di Chiara Iuliano
Un doppio binario che consente di investire sulla formazione recuperando il costo del lavoro dei dipendenti formati SENZA AGGRAVIO DI COSTI
I due anni di virus hanno modificato l’approccio al lavoro e reso necessario anche ai più refrattari, per età, per competenze, per mansione, un avvicinamento alle tecnologie digitali.
Da parte sua il Governo ha cercato di agevolare le aziende che hanno necessità di accorciare rapidamente gap di competenze del personale interno investendo sulla sua formazione stanziando aiuti economici sia a titolo di credito di imposta sia a fondo perduto.
Tra le soluzioni proposte dal Governo abbiamo scelto di far notare quelle più interessanti: il Fondo Nuove Competenze (FNC) finanziato dall’ANPAL è in ripartenza anche alla luce del grande successo ottenuto con la “prima edizione”.
Il FNC è stato definito il 31 Dicembre 2020 e i dati ufficiali di Anpal attestano che sia stata un’iniziativa di grande successo.
Vi chiederete il perché, la risposta è semplice: si tratta di una misura generale applicabile alle imprese di tutti i settori economici e soprattutto è cumulabile ad altre iniziative relative alla formazione dei dipendenti, tra cui la Formazione 4.0.
Il FNC permette di portare due vantaggi immediatamente tangibili alle imprese:
- formare i dipendenti su argomenti e con docenti/formatori liberamente scelti dall’azienda (anche individuati tra le fila dei propri dipendenti più esperti o capaci) e
- la restituzione di una buona parte del COSTO LORDO DEI LAVORATORI impegnati nel percorso formativo attraverso un bonifico sul conto corrente dell’impresa pari ad una percentuale del costo lordo di tutti i dipendenti coinvolti per tutte le ore di formazione erogate nel progetto
L’unico neo di questa iniziativa potrebbe essere che il FNC rimborsa sostanzialmente l’improduttività temporanea dei dipendenti impegnati in aula, ma non riconosce alcun contributo per il pagamento del docente. Poco male: il bando consente che i docenti vengano pagati con i fondi interprofessionali (non sai ancora cosa sono? Contatta un nostro consulente!).
Un’altra misura assolutamente interessante dopo aver sentito per anni parlare di scenari futuribili con l’industria 4.0 è l’iniziativa che mira a sostenere la scalata italiana nella classifica della digitalizzazione della propria forza lavoro: la formazione 4.0.
Vuoi perché da una recente indagine della Comunità Europea è emerso che le competenze digitali della nostra popolazione posizionano il Belpaese al venticinquesimo posto su ventisette Paesi, vuoi perché, con la tendenza a lavorare sempre più da remoto o su postazioni digitalizzate, l’esigenza di acquisire competenze digitali superiori alla mera sopravvivenza su social network, pc e e-mail si fa sempre più cogente anche il Governo si è reso conto che questo processo di apprendimento non può partire o passare esclusivamente dalle scuole ma va proposto soprattutto a quelle fasce di età che si sono lasciate la scuola alle spalle molto tempo fa.
Come il Fondo Nuove Competenze anche il Credito d’imposta Formazione 4.0 è una misura d’aiuto a supporto di progetti formativi; differentemente dal FNC le tematiche devono riguardare un’area che ha un perimetro ben definito: acquisizione di competenze digitali in ambiti informatico, tecnologie digitali, marketing, vendita e tecniche di produzione.
Il Credito d’imposta 4.0 è rivolto alle aziende che, indipendentemente dal fatturato annuo, investono in percorsi formativi per i loro dipendenti sulle tematiche previste dalla normativa e che maturano in questo modo l’accesso a un credito di imposta, da compensare a partire dal Febbraio 2023, pari ad un valore fino a 70 punti percentuali del costo lordo orario dei lavoratori coinvolti nel progetto, per tutta la durata del progetto.
L’incentivo è in vigore fino al 31 Dicembre di quest’anno.
Ma tutta questa formazione come può essere erogata?
La formazione frontale in aula è ancora la forma che anche i lavoratori maggiormente prediligono e in cui la relazione con il docente e con i colleghi in aula rende più proficuo l’investimento, ma dove non fosse possibile staccare un intero reparto nello stesso momento per una formazione in un’unica aula è possibile beneficiare della formazione asincrona.
L’e-learning, grazie alla presenza di dispositivi tecnologici alla portata di tutti, permette di venire incontro a svariate esigenze, tra cui la principale: una modalità di formazione asincrona consente alle imprese di non interrompere il ciclo di lavoro per formare il personale, il quale potrà formarsi in momenti diversi durante le ore di lavoro. Per non parlare dell’efficacia collegata alla formazione online in quanto l’attività formativa va di pari passo con i ritmi di apprendimento dei singoli corsisti.
Lo sapevi dunque che è possibile formare e aggiornare, davvero senza aggravio di costi, i propri dipendenti su una molteplicità di tematiche tutte volte al miglioramento delle performance aziendali?
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